In 44 aziende hanno risposto anche all’area di indagine straordinaria di IGI 2018. Un risultato non scontato. Molto interessanti i risultati sugli obiettivi dell’engagement responsabile e sulle motivazioni dell’integrazione dei fattori Esg
La finanza responsabile è già entrata in azienda. Certo, rimangono margini di maggiore coinvolgimento da parte del board, ma, sul fronte della gestione degli investitori Sri e dell’engagment, sembra che le aziende italiane abbiano davvero cambiato passo. Il primo segnale viene dal fatto che, delle 47 aziende che hanno partecipato a IGI 2018 (sulle 100 principali società quotate), ben in 44hanno risposto anche all’area di indagine straordinaria, focalizzata su “I legami tra Aziende e finanza Sri: Investitori Sri, Engagement, Ruolo del Cfo, Strumenti“. È un riscontro non così scontato, in quanto si trattava di una parte del questionario piuttosto complessa, immaginata per monitorare una situazione di integrated governance già avanzata. Di seguito, alcuni degli spunti più caldi emersi dalla survey
Dunque, nella governance delle società quotate italiane, la finanza Sri può affermare di aver raggiunto un inaspettato grado di integrazione. Il 72% dei rispondenti ha risposto di aver individuato “una figura o un team responsabile delle relazioni con gli investitori responsabili”. Soprattutto, oltre il 40% di chi ha partecipato al sondaggio ha fatto un roadshow Sri o pensa di farlo nel 2018
Notevoli i risultati anche sul fronte engagement, visto che alla domanda “L’azienda monitora e gestisce l’engagement degli investitori responsabili?” il 68% delle risposte è positivo. Il lato dolente, qui, è che in meno di un terzo dei casi è coinvolto il Cfo o un membro del board.
LE SORPRESE DAL CFO
Sul fronte Cfo arriva comunque qualche sorpresa positiva. Innanzi tutto, oltre il 50% dei responsabili finanza ha risposto di aver integrato gli Esg nella propria funzione o di essere pronto a farlo. Inoltre, alla domanda successiva (a risposta multipla) sugli obiettivi di questa integrazione, il numero maggiore delle risposte (13) riguarda l’asserzione “migliora la relazione con investitori responsabili”, superando gli obiettivi di rispetto della compliance (12 risposte) e l’ambizione di inclusione degli indici di sostenibilità (12). Una conferma che Esg e Sri cominciano a guadagnare spazio nella consapevolezza del management, al di là degli obblighi e delle opportunità strumentali.
Fonte: articolo ripreso integralmente da ETicaNews, dove è stato pubblicato in data 11 giugno 2018