INTERVISTA AD ANNA GENOVESE – La presidente vicario della Commissione commenta i risultati della consultazione sul regolamento e descrive a ETicaNews i prossimi passi per aziende e authority. Per le imprese deve partire un processo di riorganizzazione, con al centro la governance degli Esg
Si sta aprendo la fase dei bilanci e delle assemblee per le principali società quotate in cui approderà la prima Dichiarazione finanziaria secondo decreto legislativo del 30 dicembre 2016 n. 254. La Consob, che ha emesso a gennaio il proprio regolamento attuativo, è già in campo per vigilare sull’adeguatezza dell’informativa complessiva preparata per l’assemblea. Il presidente vicario, professoressa Anna Genovese, commenta i risultati della consultazione sul regolamento e descrive a ETicaNews i prossimi passi per aziende e authority.
Come è andata la consultazione di mercato, anche in raffronto alle altre consultazioni?
Il numero dei partecipanti è risultato in linea con altre consultazioni. Da segnalare che in questo caso non c’è stata una doppia consultazione, perché la portata delle misure regolamentari rimesse all’Autorità non era vasta come altre che hanno richiesto due tornate. La peculiarità di questa consultazione può essere vista nella composizione qualitativa dei partecipanti, che è andata al di là della partecipazione dei soggetti che ordinariamente interagiscono con Consob. In questo caso, ci sono state numerose associazioni che operano in settori distanti da quello finanziario. Da questi soggetti è arrivato un contributo che ha riguardato la portata più generale delle nuove disposizioni più che le specifiche opzioni regolamentari.
Quale nel complesso la reazione del mercato?
È stato espresso un generale apprezzamento sulla disciplina in materia di Dnf perché introduce un meccanismo di trasparenza, che è considerato un passo importante nella direzione della misurazione e quindi della valorizzazione delle scelte di sviluppo sostenibile fatte dalle imprese. È stato accolto positivamente anche lo sforzo di Consob di coniugare, nell’ambito del proprio regolamento, flessibilità e disclosure delle informazioni cercando allo stesso tempo di contenere i costi per gli emittenti. Questo apprezzamento ha beneficiato anche di un clima generale favorevole nei confronti di questo tipo di legislazione, legato anche alla diffusione in crescita degli strumenti di finanza sostenibile. Esprimendosi sulla portata più ampia della regolamentazione, con indicazioni che vanno più nella direzione dell’impianto complessivo, diversi soggetti hanno poi proposto l’adozione di comitati per promuoverne miglioramenti e modifiche.
Consob può svolgere un ruolo in questo senso?
Fermo restando che la competenza amministrativa a vigilare sul rispetto della disciplina è riservata in via esclusiva all’Autorità, in futuro si potrebbe anche valutare la costituzione di comitati o gruppi di lavoro con soggetti esperti in materia, per elaborare proposte volte ad apportare miglioramenti nella disciplina primaria e secondaria. Una richiesta in tal senso è venuta anche nell’ambito della consultazione. Già nella relazione illustrativa del regolamento abbiamo scritto che in futuro potrebbe essere valutata anche questa possibilità. Ricordo anche che i regolamenti sono assoggettabili a revisioni di norma ogni tre anni ed è in questa attività che vengono veicolate le osservazioni che possono portare a miglioramenti.
Quali i punti più complessi da gestire nel regolamento?
A livello di attività regolamentare i punti più complessi hanno riguardato il coinvolgimento delle società di revisione e il diverso tipo di attestazione del revisore, per il quale abbiamo adottato una soluzione che cerca di contemperare la flessibilità dello strumento con l’affidabilità del documento attestato dai revisori. A livello di vigilanza sui contenuti della Dnf i punti più complessi devono invece ancora emergere. Al momento non sono stati ancora chiaramente identificati. Indicazioni utili potrebbero venire dal monitoraggio delle prime Dnf elaborate dalle società in vista della stagione assembleare che si sta aprendo.
Quali le principali difficoltà nell’iter e nella gestione della tematica?
In Consob c’è stata un’attività preparatoria del regolamento che ha coinvolto varie professionalità. Le competenze coinvolte successivamente nell’elaborazione del regolamento sono state quelle della Divisione informazioni emittenti e della Divisione corporate governance. Presso queste strutture si sta anche lavorando all’individuazione delle attività di vigilanza necessarie. L’esperienza che sarà maturata in fase di prima applicazione della legge sarà utile anche per trarre indicazioni in merito agli assetti organizzativi Consob più idonei a esercitare al meglio queste specifiche funzioni di vigilanza.
Quando è prevista la pubblicazione dei soggetti che redigono la Dnf? La Consob sta già valutando l’opportunità di inserire informazioni aggiuntive?
Nel regolamento abbiamo previsto che pubblicheremo l’elenco delle società che si assoggettano alla Dnf, sia quelle obbligate sia quelle che lo fanno su base volontaria. Il primo elenco sarà pubblicato nel 2018. Non abbiamo ancora esaminato ipotesi concrete sul contenuto di esso; tuttavia non è escluso che si opti per una soluzione recante una informazione di tipo strutturato, quindi con maggiori informazioni rispetto al semplice elenco delle imprese interessate.
Quando verrà fatto il controllo sulle Dnf?
La Dnf si riferisce all’esercizio sociale 2017. Le società stanno ponendo in essere i primi adempimenti in questi mesi, in parallelo con le rilevazioni prettamente finanziarie riferite all’esercizio e in vista della stagione assembleare. La vigilanza è di due tipi: nel continuo a supporto dell’attività che le società svolgono in questa fase preparatoria; ex post, sarà effettuata su una base campionaria. Proprio in questo periodo si sta aprendo la fase dei bilanci e delle assemblee che richiederà alla Consob di vigilare anche sull’adeguatezza dell’informativa complessiva preparata per l’assemblea. Sebbene la dichiarazione non sia soggetta all’approvazione assembleare, integra l’informazione per i soci. Per la vigilanza ex post, l’elenco delle società verrà pubblicato con cadenza annuale e poi si procederà al controllo campionario. Stimo che sarà un’attività che verrà fatta nella seconda metà del 2018.
Quali quindi i prossimi passi per la Consob nel 2018?
Il regolamento prevede una serie di passaggi che dovranno essere portati avanti. Nello specifico, in ordine cronologico: attraverso un avviso sul sito internet della Consob verranno dettagliate, per le società che vorranno aderire volontariamente, le modalità di trasmissione alla Consob della Dnf o dell’avvenuto deposito nel registro imprese; successivamente verrà pubblicato sul sito internet della Consob l’elenco dei soggetti, che obbligati o su base volontaria, hanno trasmesso a Consob la Dnf; infine verrà adottata una delibera che individua le imprese incluse nel campione di vigilanza. Al momento non c’è un’agenda definita più in dettaglio su questi passaggi. Non prevedo, invece, a breve novità di tipo regolamentare, tenuto conto anche del fatto che i termini per una revisione ordinaria del regolamento sono triennali.
Programmate delle linee guida in tema di governance della sostenibilità?
È un tema che potrebbe certo essere oggetto di considerazione ma non è al momento previsto. Per le imprese deve partire un processo di riorganizzazione al proprio interno che dia spazio a competenze e funzioni aziendali che sono coinvolte nella misurazione, valutazione e mitigazione dei rischi ambientali.
Fonte: articolo ripreso integralmente da ETicaNews, dove è stato pubblicato in data 21 marzo 2018